Il lago di Montedoglio, situato nei comuni di Pieve Santo Stefano, Anghiari e Sansepolcro, è un invaso artificiale nato dallo sbarramento del corso del fiume Tevere a circa 30km dalla sua sorgente. Il bacino si sviluppa dalla base della collina di Montedoglio per una lunghezza di circa sette chilometri e mezzo fino ad estendersi nelle valli del Singerna e del Tignana, rispettivamente alla destra ed alla sinistra idrografica per tre chilometri, coprendo una superficie di oltre 800 ettari. La diga principale è coadiuvata inoltre da uno sbarramento secondario a S. Pietro in Villa dove la strada statale di collegamento tra Sansepolcro e Pieve S. Stefano si trova, per un tratto, ad una quota di alcuni metri sotto il livello di massimo invaso. Il progetto del serbatoio di Montedoglio fu redatto nel 1971 dal Prof. Filippo Arredi e dall’Ing. Ugo Ravaglioli; i lavori di costruzione della diga e del primo tronco di derivazione, iniziati nel 1977 si sono protratti fino al 1993. Nel corso dei lavori di sbancamento sono stati rinvenuti molti reperti romani ed etruschi tra cui una chiusa in legno di grandi dimensioni ed un ponte a 5 campate che permetteva alla strada “Ariminensis” di attraversare il Tevere all’altezza di Sigliano. L’invaso ha un bacino idrografico di Kmq 302,7 (comprendendovi anche l’attiguo bacino del Sovara ) ed, a regime, il volume totale di acqua contenuta dovrebbe raggiungere il valore di circa 145 milioni di metri cubi rappresentando così una delle più grandi opere del genere in Europa. Il progetto, basandosi anche sullo studio climatico di un progressivo calo delle precipitazioni, nasce per risolvere il problema dell’ irrigazione nella Valdichiana e nella Valtiberina. In quest’ultima la parte alta è risolta dallo stesso invaso arricchite da quelle del Sovara ed integrando il sistema a valle con altri bacini rispettivamente sul fiume Chiascio a Valfabbrica e sul Torrente Carpina a Montone. Storicamente il progetto Arredi ha dei precursori nei progetti Cassi e Pasquali, tesi a risolvere il problema irriguo della Valdichiana aretina, senese e delle zone agricole perugine del lago Trasimeno. Il progetto Cassi aveva infatti indicato nell’attingimento del Lago Trasimeno, arricchito con altri apporti, la soluzione del problema. Nel 2010 è stata completata la condotta che consente l’irrigazione delle aree agricole intorno al lago Trasimeno risolvendo in questo modo il problema del costante abbassamento di livello del lago umbro. Le sue acque sono considerate idro-potabili ed è per questo motivo che è vietato l’uso di qualsiasi tipo di motore, compreso quello elettrico. Oggi il lago di Montedoglio per la sua bellezza paesaggistica nonché per l’ importanza ambientale che riveste per il territorio è diventato punto di riferimento per  gli appassionati di sport velici  e di pesca.